Noto Aka Carsten Nicolai

000-2000-nicolai-invitation-card

La performance presentata lo scorso gennaio dall’artista Carsten Nicolai aka Noto al Guggenheim di New York ha la qualità estetica e il contorno infinitamente frastagliato di un oggetto frattale.
L’artista rivela la densità dell’ambiente contemporaneo concentrarsi su suoni emessi dal fax, telefoni e modem; i vettori primari della comunicazione moderna.
Con un background nel landscape design, Noto ha instillato un concetto geometrico del suono nella musica elettronica d’avanguardia; l’artista guarda alla consistenza e alla forma dell’onda sonora, alla sua struttura e tenta di identificare e sostituire il concetto di silenzio con quello di spazio vuoto.
Con il suo ensemble di oscillografi, registratori DAT e mixer, Noto procede con l’agilità di un funambolo sul limite che unisce e separa l’universo percepito in termini auditivi e visivi, organizzando le sue opere nell’interfaccia tra suono e visione.
Nell’architettura del suono, come nelle sue sculture, nei dipinti e nelle installazioni, l’artista mette alla base del processo generativo fattori antitetici e li unisce in un’ipotesi di sintesi che ha la complessità e la morfologia sfaccettata dei cristalli.
Come la particella attorno alla quale si formano i cristalli di un fiocco di neve è responsabile della generazione di forme uniche e irripetibili, così il lavoro di Nicolai muove dal punto di dimensione geometrica 0: un campione sonoro che costituisce il nucleo attorno al quale si crea un sistema di oggetti omotetici organizzati dall’artista nel loop.
Per uscire dal sistema, Noto ammette l’errore, una variazione nel suono che provoca un cambiamento inatteso nel suono e nella frequenza, rompendo l’omotetia e creando così un altro nucleo, una nuova partenza sistemica. Emblematico è il progetto che Noto sviluppò nel 1997 per la Documenta X di Kassel, intitolato con il simbolo dell’infinito.
Nicolai ha collaborato occasionalmente con altri ricercatori del suono: 20 to 2000 consiste in una serie di cd realizzati con i musicisti più interessanti nel campo della musica elettronica, come Mika Vainio (Pan Sonic), il dj giapponese Ryoji Ikeda, così come Byetone. Recentemente presso la Hayward Gallery di Londra, Carsten Nicolai è stato rappresentato nella mostra “Sonic Boom” da un lavoro sonoro di matrice collettiva.
Nicolai è un artista tradizionale che ha dichiarato di tenersi al di fuori del concetto post-moderno di ripresentazione: “Si può dire che tutto esiste, ha solo bisogno di essere campionato, ma non è questo il mio lavoro, ho sempre creduto nella possibilità di fare qualcosa di nuovo “.
La galleria d’arte contemporanea pinksummer ha scelto Noto alias Carsten Nicolai guardando le splendide forme minimali di suoni dispensati dall’artista nello spazio in un modo simile a come la materia è distribuita nell’universo.

In collaborazione con:
Comune di Genova, Politiche Giovanili, Centro per la creatività