Henrik Håkansson-Nightingale: Love Two Times
Pinksummer: Probabilmente non esiste la natura in se’, ma solo la natura pensata; la natura in se’ e’ una mera astrazione. Il mondo fisico e’ sempre lo stesso, mentre la storia ci consegna tante idee di natura, speculari ai differenti concetti di scienza e morale dei tempi. Qual’e’ la tua idea di natura?
Henrik Håkansson: Oggi, lunedi’, piove, forse tutto questo rimanda alla natura: una suggestione come l’ambiente che ovunque e in ogni istante circonda e include lo spazio dentro al quale noi siamo parte della vita in generale. E poi e’ anche una parte di quello spazio che perdiamo alla velocita’ di circa 10 campi da football al secondo.
P: Puo’ essere che ogni idea di natura rappresenti lo zeitgeist di un particolare segmento di storia?
H.H: Non sono troppo sicuro della domanda, comunque risponderei si.
P: Durante un’intervista con Daniel Birnbaum hai detto: ”Io sono l’unico punto di partenza. Ogni cosa e’ vista dal mio punto di vista, tutto muove da cio’ che voglio vedere”. Cosa significa?
H.H: Semplicemente che sto provando a trarre delle esperienze, a sperimentare.
P: Il tuo lavoro e’ stato scelto da Okwui Enwezor per ”Mirror’s Edge” una mostra basata sull’idea contemporanea di confusione tra realta’ e finzione; eri anche in ”The Greenhouse effect” curata da Ralph Rugoff e Lisa Currin lo scorso anno alla Serpentine Gallery di Londra, nella quale 16 artisti contemporanei (tra i quali Olafur Eliasson, Tom Friedman e Yutaka Sone) hanno lavorato sull’idea di Joseph Beuys che pensava l’artista come mediatore per unire i mondi antitetici di natura e cultura. Cosa pensi circa queste differenti interpretazioni del tuo
lavoro?
H.H: Di fatto non ci ho mai pensato, ma entrambe le idee mi piacciono.
P: Cosa pensi del concetto di giardino?
H.H: Il mio giardino e’ semplicemente la natura selvaggia.
P: Hai detto di te di essere ”un entusiasta amatore”. Significa che il tuo approccio con la natura e’ di tipo romantico. Che differenza c’e’ tra l’approccio scientifico e quello artistico: entrambi non muovono dalla fascinazione?
H.H: Si, non so, ma si.
P: Per creare i tuoi ecosistemi popolati da piante e insetti e per spiare la vita degli animali usi sofisticati apparecchi tecnologici. La scienza offre un nuovo modo di avvicinare la natura?
H.H: Infine l’uomo e’ riuscito a costruire una reale giungla finzionale per il soffitto di una stanza ”After forever (ever all)” senza l’aiuto della pittura. Certo, ma si tratta di un’illusione: e’ un po’ come un film.
P: Non riesce tanto facile pensare al tuo ”Sleep”, film incentrato sul riposo dell’anaconda gigante, secondo i canoni di un’estetica alla Grande Fratello. Hai visto ”The Bugs Life”?
H.H: Credo di si’, ma mi sembra ne fosse uscito anche un altro dal titolo “The Ants” di cui ricordo solo che era triste.
P:Cosa presenterai da Pinksummer?
H.H: Faro’ due tracce sonore lavorando sul canto di due differenti uccelli: l’usignolo luscinia luscinia e il comune usignolo Luscinia megarhynchos entrambi semplicemente chiamati usignoli. Il primo e’ stato registrato in Svezia, l’altro a Genova. I suoni saranno usati per produrre un disco con due lati di canti d’amore. L’installazione prevede che i suoni vengano ascoltati contemporaneamente. Questo sarà il mio secondo disco prodotto per essere distribuito liberamente ed è parte di un progetto che implica differenti aspetti di variazioni comunicative
e atmosfere.
The project “Nightingale: Love Two Times” is a co-production Pinksummer/Franco Noero special thanks to: L.I.P.U, section of genoa, and Cooperativa Castello della Pietra (Vobbia)